martedì 22 gennaio 2008

Tanti cari auguri

Ciao a tutti!

Ecco un saluto dalla Francia, da Digoin. Tanti auguri a voi tutti, buon anno nuovo 2008, e tanta felicità, fortuna per l’anno che viene. Vi auguriamo una buona salute perche è molto importante.
Speriamo che questo anno sarà migliore dell’ anno scorso e anche che abbiate trascorso delle buone feste e che voi non siate stati malati.

Speriamo di avere notizie vostre fra poco.. !!!


Baci Baci dalle classi di seconda B,E e H.

mercoledì 16 gennaio 2008

BASILICATA O LUCANIA?



“…Una terra magica, di luce ed argilla,
di boschi, di mare, di montagne…”

..culla di antiche tradizioni, di cultura,
di storia raccontata dalle sue pietre e di arte

espressione del lungo cammino del suo popolo.





Due nomi per una terra

La Costituzione italiana, nel 1948, la indicò come:

Basilicata

dal greco basilikòs (funzionario del re) (cfr. basileus, re)

Terra di re



I poeti, però, amano chiamarla

Lucania

Forse, più per la dolcezza e la musicalità della parola, che per le antiche origini del nome.

Lucania ha diverse radici

dal greco leukòs (leucòs) Luc Luachan
(luce – biancore) (luminosità) (splendore)

Forse proprio i Lucani, antiche popolazioni italiche che avevano occupato la nostra terra nel V – VI sec. a. C., la indicavano con questi termini in quanto appariva loro sempre

Illuminata dal sole



Lucania…


Terra di boschi??… Terra
di lupi??…


Lucania, potrebbe, inoltre, derivare


dal latino Lucus (bosco) e dal greco lukos (lycos) (lupo)

in quanto il nostro territorio tantissimi anni fa, era ricoperto da boschi in cui massiccia era la frequenza dei lupi.
Il nome Lucania fu ufficializzato dallo Stato nel periodo fascista (1934/1945) e da esso deriva la denominazione degli abitanti (noi ci chiamiamo Lucani) e quella della catena montuosa che l’attraversa (Appennino Lucano).


Ma, Lucania o Basilicata che sia, questa è una terra straordinaria che si trova nel cuore dell’Italia Meridionale

domenica 6 gennaio 2008

Storia della Borgogna





STORIA DELLA BORGOGNA



I. L'epoca paleolitica: -900 000 a -9000. La roccia di Solutré


Epoca paleolitica:Presenza di uomini in Borgogna in mezzo a mammut, rinoceronti, elefanti delle steppe,...


Il mito di Solutré.



L' immagine dei cavalli precipitati nel vuoto della cima della roccia di Solutré dai cacciatori preistorici che li abbassavano al vertice ha a lungo tenuto luogo d' atti storici nell' immaginario popolare.
Dal sito dove si sono osservati vestigia della presenza umana si è ricavato il nome « uomo solutreano » .Il solutreano segna l'apogeo delle tecniche di taglio della pietra nel paleolitico superiore. Gli utensili sono dominati dalla presenza di pezzi fogliacei sottili e simmetrici. A volte la selce è stata riscaldata a temperature elevate per facilitare questa lavorazione. Chiamati a seconda della forma, 'foglie di alloro' o 'foglie di salice'.












II. Le radici celtiche, la Borgogna galla: il sito di Bibracte


BIBRACTE

Bibracte era la capitale del popolo celtico degli éduens dalla fine del secondo secolo avanti Cristo alla fine del primo secolo prima di J C. Centro nevralgico del potere dell' aristocrazia éduenne, era anche un importante luogo d'agricoltura, d' artigianato e di commerci , per un totale di 15 a 20 mmila abitanti su una superficie di circa 135 ettari.
Poi, la Borgogna divenne romana all'epoca di Giulio Cesare, quando vinse Vercingetorige (Vercingetorix in francese) a Alesia (nel 52 avanti Cristo).
I Burgondi : Dopo l'era romana, ci furono invasioni da popoli venuti dal Nord, i Burgondi.
I cosidetti barbari venuti dall'Europa del Nord (Danimarca) alla fine del V° secolo diedero il proprio nome alla regione. Ci fu dopo il regno merovingio, che si estese fino ad Avignone in Provenza.

In rosso; invasione del Burgondes
In verde l' invasione dei visigoti




III. L'epoca di Cluny

L'abbazia di Cluny (in Borgogna, dipartimento attuale della Saône-et-Loire) è stato fondata nel 909 o 910, dal duca d'Aquitania (Aquitaine) e conto d'Alvernia (Auvergne ) : Guillaume 1. Cluny è il simbolo della rinascita monastica in occidente; l'abbazia fu un focolare di riforma della norma benedettina ed un centro intellettuale di primo piano al Medioevo classico. L'arte romana si sviluppò in tutta la regione.




IV. I duchi di Borgogna: l'apogeo (1363- 1479)
All'epoca di successioni problematiche, (morte del duca Phiplippe de Rouvres senza eredi nel 1361 )il Re di Francia Jean le Bon s'impossessa del ducato e lo concede nel 1636 a suo figlio Philippe le Hardi. (--> i Valois di Borgogna)
Filippo l'Ardito
Philippe le hardi ( 1342- 1404)






Carlo il Temerario
Charles le téméraire ( 1433- 1477)




Si tratta di un secolo d'Oro, con duchi illuminati, mecenati delle Arti; decretano la moda, le buone creanze, il gusto.

E' anche un'epoca turbata: I Valois si alleano con gli Inglesi contro la Francia, lotte continua, estensionedel territoriofino all'Olanda e l'Alsazia-Lorrena.Nel 1477, la Borgogna di Carlo il Temerario viene vinta a Nancy dalle truppe di Luigi XI : Carlo muore durante la battaglia, e senza eredi maschi, la Borgogna diventa definitivamente francese (Luigi XI).
Seguono due secolo placati, e sul territorio nascono grandi pensatori e scrittori tali Bossuet, JJ Rousseau, Santa Margherita Maria ha la visione del Sacro Cuore di Gesù a Paray le Monial.
--> Forte influenza culturale

E' anche un'epoca florida per l'economia, con l'apporto dell'arte delle maioliche italiane tramite la famiglia dei Gonzaghi venuta da Mantova a Nevers, la metallurgia e le miniere.






V. Un'era turbata: il XIX° e il XX°


Con l'epoca post-napoleonica, le diverse guerre con la Germania, la rivoluzione industriale, il fenomeno d'esodo rurale dalle campagne verso le grandi città, e la fillossera nelle Viti nel 1880, la regione attraversa periodicamente delle crisi, che generano un lente declino che si alterna con momenti brillanti. E un'epoca d'incertezze e d'alternanza fra passi avanti e indietro.
Buonaparte ha studiato a Autun, sono dei borgognoni ad inventare la fotografia (Nicéphore Niepce, Etienne-Jules Marey). Gustave Eiffel è nato a Digione, gli scrittori Lamartine et Colette sono figli della Saône-et-Loire, ecc. Il vigneto perde in superficie, ma guadagna in qualità e in prestigio negli anni 1930 (Compagnia di Tastevin).




Alphonse de Lamartine, poeta romantico e uomo politico


La prima fotografia fata da Niepce nel 1826, vicino a Châlon-sur-Saône.

1910, il castello della Verrerie del famiglia Schneider, Le Creusot.


Il maglio oggi esposto a Le Creusot, all'ingresso della città, simbolo dell'epoca d'oro dell'industria delle forgie Schneider.


Condivisa fra collaborazione e Resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale, la Borgogna soffrì dall'occupazione, e si dovette ricostruire dopo. Le attività economiche si sono a poco a poco ristrutturate e modernizzate, (industria, allevamento e viti) con l'arrivo di nuove tecnologie, e nuovi bisogni, con scambia a livello europeo: Germania poi Italia, poi Regno Unito. La regione attuale offre larghe possibilità per gli studi. Il turismo culturale e gastronomico si sta sviluppando perché la ricca storia del territorio fa che tutti tengono in pregio la Borgogna...