giovedì 19 giugno 2008
IL TEAM ITALIANO DI "REGIONI IN RETE"
INSIEME PER FESTEGGIARE...... Da sinistra, 1^ fila: Mirella, Rosa, Feliciana, Tina
2^ fila: Antonella, Cristina, Pierina, Grazia.
CHE FATICA LAVORARE CON IL CALDO DI GIUGNO!!!
mercoledì 18 giugno 2008
Messaggio per i partners francesi
Un ringraziamento e un saluto anche alla vostra professoressa Marguerite.
lunedì 16 giugno 2008
giovedì 5 giugno 2008
IL PARCO NAZIONALE DEL POLLINO
Clicca sul libro e scopri le bellezze del parco nazionale più grande d'Italia: IL PARCO DEL POLLINO
.....dove interi capitoli di scienze naturali sono stupendamente rappresentati dalla sua orografia, dalla flora e dalla fauna.
giovedì 29 maggio 2008
Auguri per Marguerite
lunedì 19 maggio 2008
mercoledì 14 maggio 2008
martedì 13 maggio 2008
venerdì 25 aprile 2008
Architettura borgognona
L'architettura in Borgogna
L'architettura religiosa
L'architettura civile
L'architettura religiosa
Uno dei primi ordini monastici è quello di Cluny. Questo nome è un paesino vicino a Macon. Nel 909, una abbazia benedettina riformata fu costruita da Guillaume 1er, il duca d'Aquitaine et il conte d'Alvergna.
Poi, ci sono i cistercensi che si sono sviluppati al XIe secolo. Questo ordine è durato più di quello di Cluny. Dal 1106 fino al 1150, è costruita l'abbazia da Citeaux, a Saint-Nicolas-les-Citeaux. Questa abbazia era il centro spirituale maggiore dell'Europa fino alla sua chiusura alla rivoluzione francese. Ma, oggi, l'abbazia di Citeaux è di nuovo aperta e ci abitano i monaci.
La basilica di Paray-le-Monial,
I monaci costruttori hanno fondato le grandi abbazie madri da Cluny (nel Xe secolo) poi di Citeaux (nel Xie secolo), la costruzione di molti monasteri e di santuari. Loro hanno fondato anche l'apostolato di San Bernardo nel XIe secolo. Sotto il mecenato dei duchi della Borgogna l'arte si sviluppò in Borgogna.
L'architettura della Borgogna puo essere anche gotica come il palazzo dei duchi di Borgogna. Si trova a Digione dal 1365, Il palazzo ducalea era la sede del ducato di Borgogna e oggi, fa da municipio a Digione e anche da museo delle belle-arti di Digione.
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L'architettura civile : castelli, tetti, e carpenteria
Questo castello è famoso per la sua galleria a trompe-oeil e per gli affreschi della torre della Ligua. Il castello di Tanlay propone due visite :
- la prima: una visita interna del castello chi è ricco di mobili e di arredamenti murali.
- la seconda: una visita esterna del castello che ci fa scoprire l'architettura del castello: i suoi fossati, il suo canale e il suo parco notevole.
Il castello di Bazoches, costruito nel XII° secolo, presenta un'architettura trapezoidale con 4 torri e un torrione che circondano un cortile. Questo castello è interamente ammobiliato: mobilio di Vaudan ( camera da letto, armatura, libreria) , arredi di XVIIe secolo sulle quatro facciate della cortile interna , quatro immensi alberi genealogichi , ...
Il giardino del castello è stato creato da Le Nôtre.
Gli ospizi di Beaune, a Beaune, in Saône et Loire, sono un' antica fondazione ospedaliera del Quattrocento , diventato oggi un museo.
Il cancelliere Nicolas Rolin, con sua moglie nel 1443, decide di creare un'ospedale per i poveri. Gli ospizi di Beaune sono famosi per la loro architettura tradizionalmente borgognona. La facciata esterna è ricca in decorazione con i suoi tetti in tegole verniciate.
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L'architettura dal Novecento fino ai tempi moderni
Il ponte canale di Digoin, la nostra città, si chiama il ponte Acquedotto.
Questo ponte è un dei più grandi ponti-canali della Francia con i suoi 243 metri. Fu costruito nel 1834-1838, in pietra. Questo è un ponte in arco dove la Loira scorre sotto. La piattaforma consiste in un bacino dove passa il canale e le chiatte.
I giardini di Barbirey sono ubicati a 25km da Digione. Questo giardino è grande 8 ettari con una flora varia, botanica locale e orticola. Ci sono molte originalità e molte speci che sono costituite da tre associazioni.
Per finire, questo giardino è magnifico.
CONCLUSIONE
La Borgogna ha un patrimonio ricco e diverso, dai campanili romanici, dai tesori delle sue città d'arte allo splendore dei castelli.
mercoledì 19 marzo 2008
lunedì 17 marzo 2008
DIVERSITA' PAESAGGISTICHE
- "Le Dolomiti lucane" - a cura degli alunni della 5^C
- "I calanchi" - a cura degli alunni della 5^B
lunedì 25 febbraio 2008
VINI LUCANI
…vino dalle antiche origini che ci propone ancora oggi ...
PROFUMI COLORI RIFLESSI SAPORI
della
MAGNA GRECIA
Rosso rubino, dal sapore fruttato e vellutato ;ha un aroma gradevole , in quanto richiama sentori di frutti di bosco.
Alcolico al punto giusto e invecchiato in botti di rovere nelle antiche e freschissime cantine scavate nella grotta vulcanica.
E’un vino di origine greca prodotto in Basilicata sin dal lontano VIII° secolo a.C. .
Furono proprio i Greci a portare nelle nostre terre l ’antico vitigno,chiamato appunto ELLENICO, nome trasformato in AGLIANICO. Tanto apprezzato dagli ENOTRI , in epoca romana, da quel vitigno si otteneva il mitico “Falernum”che rallegrava le tavolate dei ROMANI.
Questo vino, a cui i terreni vulcanici danno caratteristiche uniche, ha assunto la DOC (denominazione – origine – controllata) nel 1971. E’ prodotto solo nei terreni collinari del VULTURE-MELFESE che gli conferiscono profumi, colori e sapori particolari.
Si trattava già dei vini prodotti nel territorio di ROCCANOVA ?
Questa ipotesi è stata confermata, in quanto, da epoche remote, in questo paesino lucano “saper fare il vino” è considerata una vera e propria arte esercitata da contadini tenaci molto legati alle loro tradizioni.
Nel territorio di ROCCANOVA sono ancora numerosi i vigneti che, grazie al particolare terreno collinare ed a condizioni climatiche favorevoli producono Uve di qualità.
Numerose sono anche le grotte, tipiche ed antiche cantine scavate nelle rocce arenarie, nella periferia del paese.
E’ proprio lì che, in botti di rovere o castagno, il vino invecchia assumendo sapori ed aromi che lo rendono un prodotto gradevole ed apprezzato da chi ricerca la qualità e la tipicità.
L’ otto dicembre si svolge la sagra del vino per festeggiare il prodotto più conosciuto del posto, che nel 2000 ha ottenuto l’ IGP con la denominazione di “Grottino di Roccanova”
In BASILICATA, si producono anche altri vini pregiati a cui è stato assegnato il marchio‘ IGP (indicazione – geografica – protetta ) che valorizza i vitigni autoctoni, tra questi ne ricordiamo alcuni , prodotti nelle zone del Materano e del Metapontino :
• Il DRAGONE di Matera.
• Il LUNATI di Nova Siri.
• Il Vino delle cantine LANZOLLA, Montalbano Ionico.
martedì 19 febbraio 2008
UN PO' DI STORIA.....
La colonia fu fondata dagli Achei nel 630 a.C. fra la foce del fiumeBradano e quella del Basento.Alleata con Sibari e Crotone, distrusse Siris e. dopo la guerra di Pirro,si alleò con Roma,ma la tradì ,successivamente con Annibale. Le continue e rovinose guerre devastarono il suo territorio e segnarono, a poco a poco la decadenza della splendida città che era stata anche sede della scuola di PITAGORA, famoso filosofo e matematico.
Gli scavi hanno portato, alla luce uno splendido museo all’aperto in cui si possono ammirare i resti del tempio dedicato ad Apollo Liceo, l’agorà, l’anfiteatro, nonché i due colonnati (TAVOLE PALATINE) del tempio dedicato a Hera.
HERACLEA
Fu fondata sui resti dell’antica SIRIS, colonia dei Colofoni, provenienti dall’Asia Minore e poi distrutta da Sibari e Crotone. Heraclea, splendida e potente città della MAGNA GRECIA, fu sede della LEGA ITALIOTA, coalizione di colonie greche. L’elevato tenore di vita e la ricchezza artistica e culturale della città è testimoniata da numerosi reperti conservati presso il MUSEO DELLA SIRITIDE di Policoro.
Heraclea decadde dopo le rovinose battaglie fra Pirro e i Romani e il devastante passaggio di Annibale e, successivamente, passò sotto il dominio dei ROMANI.
A Policoro si possono visitare:
- l'impianto urbano del quartiere artigianale, con fornaci, sulla collina di Policoro;
- l'area sacra coni resti degli altari votivi dedicati a Demetra e a Dioniso;
- nel Museo di Policoro: corredi funerari, utensili e oggetti di uso quotidiano, monete, armi, gioielli finemente lavorati, vasellame , lucerne…
martedì 22 gennaio 2008
Tanti cari auguri
Ecco un saluto dalla Francia, da Digoin. Tanti auguri a voi tutti, buon anno nuovo 2008, e tanta felicità, fortuna per l’anno che viene. Vi auguriamo una buona salute perche è molto importante.
Speriamo che questo anno sarà migliore dell’ anno scorso e anche che abbiate trascorso delle buone feste e che voi non siate stati malati.
Speriamo di avere notizie vostre fra poco.. !!!
Baci Baci dalle classi di seconda B,E e H.
mercoledì 16 gennaio 2008
BASILICATA O LUCANIA?
di boschi, di mare, di montagne…”
..culla di antiche tradizioni, di cultura,
di storia raccontata dalle sue pietre e di arte
La Costituzione italiana, nel 1948, la indicò come:
Basilicata
dal greco basilikòs (funzionario del re) (cfr. basileus, re)
Terra di re
I poeti, però, amano chiamarla
Forse, più per la dolcezza e la musicalità della parola, che per le antiche origini del nome.
Lucania ha diverse radici
dal greco leukòs (leucòs) Luc Luachan
(luce – biancore) (luminosità) (splendore)
Forse proprio i Lucani, antiche popolazioni italiche che avevano occupato la nostra terra nel V – VI sec. a. C., la indicavano con questi termini in quanto appariva loro sempre
Terra di boschi??… Terra di lupi??…
Lucania, potrebbe, inoltre, derivare
in quanto il nostro territorio tantissimi anni fa, era ricoperto da boschi in cui massiccia era la frequenza dei lupi.
Il nome Lucania fu ufficializzato dallo Stato nel periodo fascista (1934/1945) e da esso deriva la denominazione degli abitanti (noi ci chiamiamo Lucani) e quella della catena montuosa che l’attraversa (Appennino Lucano).
Ma, Lucania o Basilicata che sia, questa è una terra straordinaria che si trova nel cuore dell’Italia Meridionale…
domenica 6 gennaio 2008
Storia della Borgogna
I. L'epoca paleolitica: -900 000 a -9000. La roccia di Solutré
Epoca paleolitica:Presenza di uomini in Borgogna in mezzo a mammut, rinoceronti, elefanti delle steppe,...
Il mito di Solutré.
L' immagine dei cavalli precipitati nel vuoto della cima della roccia di Solutré dai cacciatori preistorici che li abbassavano al vertice ha a lungo tenuto luogo d' atti storici nell' immaginario popolare.
Dal sito dove si sono osservati vestigia della presenza umana si è ricavato il nome « uomo solutreano » .Il solutreano segna l'apogeo delle tecniche di taglio della pietra nel paleolitico superiore. Gli utensili sono dominati dalla presenza di pezzi fogliacei sottili e simmetrici. A volte la selce è stata riscaldata a temperature elevate per facilitare questa lavorazione. Chiamati a seconda della forma, 'foglie di alloro' o 'foglie di salice'.
II. Le radici celtiche, la Borgogna galla: il sito di Bibracte
BIBRACTE
Poi, la Borgogna divenne romana all'epoca di Giulio Cesare, quando vinse Vercingetorige (Vercingetorix in francese) a Alesia (nel 52 avanti Cristo).
I Burgondi : Dopo l'era romana, ci furono invasioni da popoli venuti dal Nord, i Burgondi.
I cosidetti barbari venuti dall'Europa del Nord (Danimarca) alla fine del V° secolo diedero il proprio nome alla regione. Ci fu dopo il regno merovingio, che si estese fino ad Avignone in Provenza.
In verde l' invasione dei visigoti
III. L'epoca di Cluny
L'abbazia di Cluny (in Borgogna, dipartimento attuale della Saône-et-Loire) è stato fondata nel 909 o 910, dal duca d'Aquitania (Aquitaine) e conto d'Alvernia (Auvergne ) : Guillaume 1. Cluny è il simbolo della rinascita monastica in occidente; l'abbazia fu un focolare di riforma della norma benedettina ed un centro intellettuale di primo piano al Medioevo classico. L'arte romana si sviluppò in tutta la regione.
IV. I duchi di Borgogna: l'apogeo (1363- 1479)
All'epoca di successioni problematiche, (morte del duca Phiplippe de Rouvres senza eredi nel 1361 )il Re di Francia Jean le Bon s'impossessa del ducato e lo concede nel 1636 a suo figlio Philippe le Hardi. (--> i Valois di Borgogna)
Philippe le hardi ( 1342- 1404)
Carlo il Temerario
Charles le téméraire ( 1433- 1477)
Si tratta di un secolo d'Oro, con duchi illuminati, mecenati delle Arti; decretano la moda, le buone creanze, il gusto.
E' anche un'epoca turbata: I Valois si alleano con gli Inglesi contro la Francia, lotte continua, estensionedel territoriofino all'Olanda e l'Alsazia-Lorrena.Nel 1477, la Borgogna di Carlo il Temerario viene vinta a Nancy dalle truppe di Luigi XI : Carlo muore durante la battaglia, e senza eredi maschi, la Borgogna diventa definitivamente francese (Luigi XI).
Seguono due secolo placati, e sul territorio nascono grandi pensatori e scrittori tali Bossuet, JJ Rousseau, Santa Margherita Maria ha la visione del Sacro Cuore di Gesù a Paray le Monial.
--> Forte influenza culturale
E' anche un'epoca florida per l'economia, con l'apporto dell'arte delle maioliche italiane tramite la famiglia dei Gonzaghi venuta da Mantova a Nevers, la metallurgia e le miniere.
V. Un'era turbata: il XIX° e il XX°
Con l'epoca post-napoleonica, le diverse guerre con la Germania, la rivoluzione industriale, il fenomeno d'esodo rurale dalle campagne verso le grandi città, e la fillossera nelle Viti nel 1880, la regione attraversa periodicamente delle crisi, che generano un lente declino che si alterna con momenti brillanti. E un'epoca d'incertezze e d'alternanza fra passi avanti e indietro.
Buonaparte ha studiato a Autun, sono dei borgognoni ad inventare la fotografia (Nicéphore Niepce, Etienne-Jules Marey). Gustave Eiffel è nato a Digione, gli scrittori Lamartine et Colette sono figli della Saône-et-Loire, ecc. Il vigneto perde in superficie, ma guadagna in qualità e in prestigio negli anni 1930 (Compagnia di Tastevin).
Alphonse de Lamartine, poeta romantico e uomo politico
1910, il castello della Verrerie del famiglia Schneider, Le Creusot.
Il maglio oggi esposto a Le Creusot, all'ingresso della città, simbolo dell'epoca d'oro dell'industria delle forgie Schneider.
Condivisa fra collaborazione e Resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale, la Borgogna soffrì dall'occupazione, e si dovette ricostruire dopo. Le attività economiche si sono a poco a poco ristrutturate e modernizzate, (industria, allevamento e viti) con l'arrivo di nuove tecnologie, e nuovi bisogni, con scambia a livello europeo: Germania poi Italia, poi Regno Unito. La regione attuale offre larghe possibilità per gli studi. Il turismo culturale e gastronomico si sta sviluppando perché la ricca storia del territorio fa che tutti tengono in pregio la Borgogna...